Il Comune di Vignola ha istituito un programma di partecipazione pubblica permanente e vuole definire e collaudare le modalità operative di alcuni suoi strumenti con i cittadini stessi, partendo dai quartieri.
Problemi e scopo
Sviluppare insieme ai cittadini uno strumento di partecipazione che permetta sia di accrescere il senso civico delle persone che abitano le diverse zone della città e stimolarle a lavorare insieme, a confrontarsi, a condividere, a co-deliberare, a trovare soluzioni innovative e creative, sia di migliorare il rapporto tra cittadini e governance centrale, creando un dialogo diretto con l’Amministrazione locale.
Studiare le possibili modalità attuative di queste “assemblee”: luoghi, tempi, persone, temi, cadenze degli incontri. [1]
Cronologia e contesto di sfondo
“Vignola, con i suoi 25.495 abitanti, non ha un territorio suddiviso in frazioni o quartieri riconosciuti con atti ufficiali. Ci sono però zone che si sono sviluppate negli anni attorno a scuole, a parchi, a piazze, a centri commerciali di cui i cittadini si sentono parte. Non ci sono quindi delimitazioni spaziali ben definite, ma negli anni si è creato un senso di comunità molto forte, se non altro perché si portano i figli nella stessa scuola, si porta il cane nel medesimo campo cani, si va a fare la spesa nello stesso negozio.
Queste abitudini consolidate hanno facilitato la nascita di interessi comuni e di finalità comuni, quali migliorare la qualità della vita negli spazi pubblici della città, in particolare le piazze e le aree verdi. Si sono sviluppate così anche progettualità condivise: sono nati gruppi di controllo di vicinato sul tema della sicurezza; è nato il comitato di cittadini del Parco dei Gemellaggi; si sono sviluppate azioni di prossimità insieme ai residenti nei dintorni del parco di via I. Nievo, da cui poi si sono sviluppate iniziative di animazione del quartiere: camminate, festa di vicinato, ginnastica al parco, mercatini del riuso.
Il territorio comunale che ricopre una superficie piccola, 23 kmq, è densamente abitato (circa 1110 abitanti/Kmq) . L’età media delle persone è di 43,81 anni ed il 17,32% della popolazione è di cittadinanza straniera. Numerosi sono gli istituti scolastici presenti sul territorio, partendo dagli asili nido per arrivare agli Istituti d’Istruzione Superiore. Mentre gli Istituti Superiori sono concentrati in un’unica area della città, ad eccezione dell’Istituto Agrario, le altre scuole sono abbastanza uniformemente distribuite sul territorio, tanto da diventare un punto di riferimento per quell’area della città. Così come rimangono un punto di riferimento le Parrocchie: la parrocchia dei SS Nazario e Celso in centro storico, a cui è collegato l’oratorio parrocchiale (in zona oratorio); la parrocchia di Campiglio e Pratomaggiore (una chiesa in zona Campiglio e una chiesa nel quartiere Bettolino); la parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Brodano”. [2]
Contesto politico.
Dal dopoguerra, la tradizione politica di Vignola è stata di sinistra e di centrosinistra fino al 2014. Nelle elezioni di quell'anno c'è stata una prima frattura in questa continuità, con la giunta Smeraldi sostenuta da Liste civiche dissidenti al PD. Con le elezioni anticipate del 2017 la rottura è stata completa: vittoria del centrodestra con un sindaco della Lega, Simone Pelloni (34% al primo turno e 51% al ballottaggio). Alla Lega sono confluiti quasi il 18% dei consensi. Nel programma di Pelloni si parla di partecipazione dei cittadini e dell’intenzione di attivare il Bilancio partecipativo.
Organizzazione, supporto e finanziamento
Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa, Tecnico di garanzia per la partecipazione. Costituito nel 2012 come struttura prevista dalla Legge regionale 3/10 è un ruolo in capo al Direttore Generale dell’Assemblea Legislativa della Regione. Lo staff è composto da 2 funzionari. Promuove le politiche della partecipazione regionali, la formazione e valuta la qualità dei progetti ex-ante, in itinere ed ex-post ai fini del bando regionale per l’assegnazione dei finanziamenti che per la sola certificazione. Il contributo richiesto per il presente caso è di 11.200 euro.
Comune di Vignola è il titolare della decisione e promotore del processo. Ha cofinanziato il progetto per il 30%, ossia 4.800 euro.
Poleis Soc. Coop. a r.l. è una società di consulenza con sede a Ferrara. Nata nel 2004 come società orientata allo sviluppo di analisi, progetti e azioni capaci di misurarsi con la odierna complessità delle politiche locali urbane e territoriali, nel corso degli anni ha esteso le sue competenze agli ambiti più rilevanti della comunicazione pubblica e delle politiche partecipative e inclusive. In questo caso ha curato la progettazione, la formazione del personale comunale e la facilitazione degli incontri partecipativi. La remunerazione per la progettazione e la facilitazione è stata di 5.368 euro.
Supporto e servizi. Per la grafica, la stampa, la gestione dei social media, il catering e i buffet, la performance artistica dell’attore, è andato a 7 aziende il resto della spesa.
Reclutamento e selezione dei partecipanti
- Condivisione del percorso (maggio-giugno 2019)
- Dal 12/4 al 20/5/19 - 4 Incontri di coordinamento tra staff comunale e Poleis. Lo staff è composta da 3 dipendenti comunali e 2 consulenti di Poleis.
- 6/5, Villa Trenti, Vignola - Avvio processo con il primo insediamento del Tavolo di negoziazione. Presenti 15 persone (9 donne, 6 uomini) delegati di 5 associazioni culturali e volontariato, 4 comitati di quartiere, 2 gruppi di controllo del vicinato, CGIL SPI, Presidio paesistico partecipativo del contratto di fiume medio Panaro, 1 cittadina.
- 27/5 - Costituzione e insediamento del Comitato di garanzia, composto da 3 componenti del TdN.
- 30/5, Sala Consiliare - Assemblea pubblica di apertura del processo. Presenti 40 persone, incontro aperto a tutti. Erano presenti componenti di associazioni, quartieri e gruppi di vicinato, cittadini e amministratori (Sindaco e Assessore democrazia e partecipazione). L’iniziativa è stata pubblicizzata con volantini, locandine, manifesti, mailing, pagine web e FB dell’ente, blog partecipattiva.it, volantinaggio nei punti di maggior frequentazione, comunicato stampa, contatti telefonici e passaparola.
In questa fase inoltre, si sono definiti con l’agenzia di comunicazione il piano comunicativo e la veste grafica (a seguito dell’incontro del 6 maggio), nonché la necessità di sessioni di riprese video con focus sui quartieri per chiarire l’ambito di riferimento del progetto. Sono state messe in atto diverse azioni per la promozione del progetto all’interno e all’esterno dell’Ente: comunicazione mirata alle posizioni organizzative sull’attività di formazione che sarebbe stata messa in campo; inviti alle mailing list delle associazioni del territorio, gruppi whatsapp, sito dell’ente e pagina Facebook istituzionale; volantini e locandine; manifesti per affissioni. [3] Il Comune di Vignola dispone di Partecipattiva, un sito specifico dedicato alla partecipazione dove sono pubblicati le notizie e sono caricati i materiali del progetto (Link 1). Il processo è stato seguito da un social media manager che ha realizzato alcune riprese video durante tutti gli eventi pubblici del percorso, montati infine in un video riepilogativo.
- Svolgimento del processo - Apertura (giugno-settembre).
- 13 e 27/6 - 2 incontri di formazione.
- 17 e 9/9 - 2 incontri del TdN. 10 presenze al primo; presenze non date al secondo.
- 3/7, Biblioteca Auris - World Café. Presenti 9 persone (4 maschi e 5 femmine) oltre allo staff di progetto. L’evento era aperto a tutti ed è stato pubblicizzato come l’Assemblea pubblica del 30/5.
- 17 e 25/7, 28/8 - Incontri dello staff di progetto.
- Svolgimento del processo - Chiusura (settembre-ottobre).
- 26/9/19, Biblioteca Auris - Assemblea conclusiva del percorso con la tecnica della “Parola al cittadino”; presenti 30 persone (associazioni, amministratori, cittadini), l’evento era aperto a tutti e pubblicizzato come i precedenti.
- 23/10 - Incontro TdN in concomitanza ad Comitato di Garanzia per condividere il DocPP (Documento di proposta partecipata). Nel verbale non è dato il numero dei partecipanti.
- 6/11 - Invio DocPP al Tecnico di Garanzia regionale.
- 18/11 - Deliberazione di Giunta n. 120, sulla presa d’atto degli esiti del percorso e della validazione del Tecnico di Garanzia con conseguente inoltro ai componenti del TdN ed ai firmatari dell’accordo.
“Nonostante la presenza di numerosi istituti scolastici e la diffusione delle iniziative che hanno caratterizzato i diversi momenti del percorso partecipativo all’interno delle scuole stesse la partecipazione dei giovani al percorso è stata scarsa. Praticamente inesistente la partecipazione dei cittadini stranieri, nonostante in certe zone della città sia stato fatto il volantinaggio porta a porta. Probabilmente per occasioni future sarà necessario trovare diverse modalità comunicative”. [4]
Metodi e strumenti utilizzati
Tavolo di negoziazione (TdN). Previsto dalla ex-legge regionale 3/10 (art. 13) poi abrogata e sostituita dalla 15/2018 (art. 17), si tratta di un gruppo di discussione a cui accedono gli attori per discutere e raggiungere un accordo su un obiettivo comune. Per attori si intendono coloro in grado di mobilitare risorse (positivamente o negativamente) di vario tipo (culturali, economiche, politiche) su una determinata questione. L’obiettivo di un TdN può essere:
- un accordo sul processo partecipativo relativo ad un problema/obiettivo politico comune. L’accordo appunto riguarda l'adesione o l'impegno a partecipare ad un percorso di discussione organizzato su un problema comune;
- un accordo sull’obiettivo: in questo caso gli attori, oltre a condividere il processo, propongono diversi scenari sui quali gli stessi attori trovano una mediazione o un compromesso, selezionando un singolo scenario condiviso; in tal caso sarebbe preferibile fare anche un passaggio di verifica allargata con i cittadini attraverso degli strumenti che favoriscono una maggiore rappresentatività;
- un accordo sul conflitto: in questo caso gli attori propongono diversi scenari sui quali però non trovano concordia. Avendo però accettato il processo partecipativo/deliberativo, vengono coinvolti nella discussione con i cittadini e si impegnano ad accettare l’esito di tale percorso, attraverso strumenti di allargamento della rappresentatività.
Comitato di garanzia. Per verificare il rispetto dei tempi, delle azioni previste, dell’applicazione del metodo e il rispetto del principio di imparzialità dei conduttori e con funzioni di monitoraggio dell’esito del processo, è intenzione dell’Amministrazione Comunale costituire il Comitato di garanzia locale, previsto ai sensi dell’Art. 12, comma 4 della L. 15/2018. Ai sensi dell’Art. 3 del Regolamento sugli istituti di partecipazione e di democrazia diretta è stato istituito presso il Comune di Vignola un Tavolo di Negoziazione Permanente, con il compito di promuovere la conoscenza delle forme di partecipazione e di democrazia diretta, nonché di facilitarne la fruizione. Proprio per le finalità per cui è nato si ritiene opportuno inserire nel Comitato di Garanzia tre componenti del Tavolo di Negoziazione Permanente. Nel primo incontro del Tavolo di Negoziazione del processo partecipativo verrà definito se lasciare il Comitato di Garanzia così composto o aggiungere altri cittadini interessati a farne parte, che potranno essere scelti tra i componenti stessi del tavolo o presentare la propria auto-candidatura. Si ritiene opportuno comunque costituire un gruppo ristretto composto al massimo da 5 persone. La costituzione dello stesso verrà ratificata dal Tavolo di Negoziazione. Le persone dello staff di progetto non possono fare parte del Comitato di Garanzia Locale; sarà cura però del responsabile del progetto fornire aggiornamenti periodici al gruppo e dare la propria disponibilità ad intervenire nella riunione dello stesso per relazionare sull’avanzamento del progetto o per presentare chiarimenti se e quando richiesti. I componenti del Comitato si troveranno indicativamente 3 volte nel corso del percorso partecipativo: nella fase iniziale di condivisione del percorso, durante lo svolgimento e nella fase conclusiva. Gli stessi potranno inoltre partecipare agli incontri previsti nel corso del percorso partecipativo in veste di osservatori. [5]
Tavolo di negoziazione permanente del Comune di Vignola. Il Comune di Vignola, attraverso passati percorsi partecipativi, ha modificato lo Statuto Comunale (nel 2016) ed il Regolamento sugli Istituti di Partecipazione e di Democrazia Diretta (nel 2017). Tra le novità del regolamento è previsto all’Art. 3 da parte dell’Amministrazione Comunale il sostegno alla formazione di un Tavolo di Negoziazione Permanente, con il compito di promuovere la conoscenza delle forme di partecipazione e di democrazia diretta, nonché di facilitarne la fruizione. E’ attivo così un Tavolo, i cui componenti si trovano regolarmente, all’incirca una volta la mese, che sta lavorando sulla promozione di questi istituti. Dunque è stato un riferimento naturale individuare nel Tdn permanente - che è composto da membri già preparati sulle tematiche partecipative - un ruolo di garanzia e dunque invitare una sua delegazione a ricoprire il ruolo dei 3 componenti del comitato di garanzia locale relativo al processo. Tale delegazione è stata nominata al suo interno, durante una delle sue sedute periodiche, il 13/5. [5.1]
World Café. Il WoCa è un metodo interattivo di conversazione che è stato adottato da grandi aziende, governi e comunità in tutto il mondo per animare reti di dialogo collaborativo. I WoCa si basano sul principio che le persone hanno già la saggezza e la creatività necessarie per affrontare le sfide più difficili e possono apprendere molto dalle conversazioni spontanee con persone esterne alla propria organizzazione o ai gruppi che sono abituati a frequentare. Perciò nella modalità di discussione si formano dei tavoli di di 4-8 persone. Finita la prima discussione su una domanda posta dall'organizzatore dell'evento, un testimone (o table-host o “oste”) del tavolo rimane fermo mentre gli altri si recano in tavoli diversi. Il testimone registra le idee espresse e le comunica a nuovi ospiti oppure al facilitatore della plenaria prima che inizi la successiva discussione. E così via fino all'esaurimento delle domande.
La parola al cittadino (art. 11 Statuto comunale)
Almeno una volta all’anno su iniziativa dell’Amministrazione o su richiesta di 200 aventi diritto agli istituti di cui al presente titolo, viene convocata, su argomenti di interesse collettivo, un’assemblea aperta al pubblico, “La Parola al Cittadino”, pubblicizzata in maniera adeguata dall’Amministrazione, con le seguenti caratteristiche:
- orario e luoghi scelti in modo da agevolare la massima partecipazione dei cittadini;
- tutti i residenti del Comune hanno facoltà di partecipare;
- presenza del Sindaco e degli assessori;
- viene preliminarmente stilato un elenco delle proposte dei cittadini da discutere;
- si discute la prima proposta scritta in ordine temporale e poi via via le altre con pari breve tempo massimo uguale per tutti gli interventi;
- ogni proposta dopo breve discussione viene votata;
- ogni presente può votare tutte le proposte che ritiene opportuno sostenere;
- le tre proposte più votate vengono approfondite, discusse e votate nel primo
Consiglio Comunale utile, invitando i cittadini proponenti a relazionare.
Le proposte presentate devono essere sostenibili economicamente e compatibili con la disponibilità del bilancio comunale.
Cosa è successo: processo, interazione e partecipazione
Incontro di primo insediamento TdN e condivisione del percorso,“Partecipazione, confronto, cittadinanza attiva” (6/5/19, Villa Trenti)
Ad una prima parte di presentazione del progetto e di condivisione delle fasi progettuali, è seguita una seconda fase di brainstorming delle idee, partendo dalla presentazione di diverse proposte grafiche di loghi (sette) che potessero essere identificativi del progetto, per arrivare alla soluzione condivisa della veste grafica del progetto da utilizzare già per l’Assemblea pubblica di presentazione.
L’incontro, partito con una fase di ascolto da parte dei cittadini presenti, ha visto il coinvolgimento attivo degli stessi nella seconda parte, creando un primo dialogo ed un’interazione anche tra persone che non si conoscevano, partendo dalle immagini proposte. Sono emerse aspettative differenti su come possa essere “l’assemblea di quartiere”, evidenziando anche possibili criticità: la poca partecipazione delle persone, la difficoltà a coinvolgere i residenti in progetti che prevedano un ruolo attivo nella comunità. I conduttori evidenziano i seguenti aspetti critici: “Difficoltà a percepire il quartiere, se non come luogo contraddistinto da delimitazioni fisiche ben precise. Questa criticità emergerà anche in incontri successivi, soprattutto da parte di persone che non hanno preso parte a tutti gli incontri programmati”. [6]
Presentazione pubblica del progetto (30/5/19, Sala Consiliare, Vignola)
Dopo i saluti istituzionali e la presentazione del progetto da parte del responsabile, è stato proiettato un filmato realizzato appositamente per l’occasione, contenente immagini delle diverse aree di Vignola per fare entrare i presenti nel centro della tematica del percorso partecipativo > https://www.youtube.com/watch?v=BCHh0HW-9Us&feature=youtu.be
Si entra poi nell’operatività del progetto, introducendo alcuni possibili elementi delle Assemblee di Quartiere che saranno oggetto di discussione e confronto negli incontri successivi.
Si dà avvio al metodo della Parola al cittadino, attraverso il “wall partecipato”: ad ognuno viene consegnato un foglio in cui scrivere 3 idee che si vorrebbero realizzare attraverso le assemblee di quartiere e 3 possibili criticità. Durante il buffet successivo tutte le suggestioni lasciate dai cittadini vengono esposte sul muro della partecipazione. Moltissime le suggestioni emerse dai cittadini stessi, a segnale dell’interesse verso il tema scelto. Le opinioni sono molto diverse, emergono già contenuti nevralgici che torneranno negli incontri successivi”. Durante l’incontro è stato distribuito ai partecipanti un questionario ex-ante, dal quale emerge che il 52,6% ha già partecipato a percorsi partecipativi, trend sicuramente in ascesa rispetto agli anni precedenti, quando ad avere già preso parte a progetti partecipativi era la minoranza. L’email di invito è stato il canale comunicativo che ha avuto maggiore successo; alla domanda “se nel suo quartiere si costituisse un’assemblea rappresentativa della comunità dei cittadini, sarebbe disposto a prendervi parte?”: il 100% ha risposto sì. [7]
World Café (3/7/19, Biblioteca Auris, Vignola)
Le condizioni metereologiche particolarmente sfavorevoli (un forte temporale che ha causato anche ingenti danni) ed il periodo di ferie hanno causato una partecipazione non elevata. Si è quindi optato per fare una sessione unica condotta da un facilitatore, con l’obiettivo di raccogliere indicazioni relative a tutti e quattro gli ambiti tematici.
L’attività ha avuto la durata di 2 ore.
Quattro gli ambiti tematici affrontati nel corso dell’incontro:
1. come si costituisce un’assemblea di quartiere
2. come si organizza un’assemblea di quartiere
3. come l’assemblea di quartiere si relaziona al Comune
4. quali temi sono oggetto di attività dell’Assemblea di Quartiere
Sono emerse diverse indicazioni, spesso alternative o complementari, che hanno toccato alcuni punti chiave: il ruolo delle assemblee (ovvero il loro effettivo scopo); le tematiche che potrebbero essere oggetto delle attività dell’Assemblea; il ruolo dell’Amministrazione (attivo già nella fase iniziale per stimolare la partecipazione, sollecitare la nascita di reti, sostenere iniziative che aiutino a dare visibilità alle assemblee di quartiere).
Si è entrati anche nel tema della logistica: dove fare questi incontri, quando, in che modo.
Nonostante i pochi partecipanti, la discussione è stata molto proficua e tante sono state le sollecitazioni portate dai cittadini presenti, che si sono immedesimati già nella situazione operativa, facendo emergere possibili criticità e trovando soluzioni condivise.
L’incontro è stato molto produttivo dal punto di vista dei contenuti. Scarso invece per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini, che ha fatto emergere il tema di come bastino pochi elementi per rallentare la motivazione ad essere parte attiva di un incontro pubblico. Sicuramente bisognerà lavorare su come “stimolare maggiormente la partecipazione, il ruolo di cittadino attivo”. Il tema è stato discusso anche con i cittadini presenti ed è emerso il concetto del maggiore stimolo a partecipare su tematiche concrete, rispetto a modelli astratti. Si auspica quindi un maggiore ruolo attivo dei cittadini quando inizieranno le fasi di sperimentazione delle Assemblee stesse.
I contenuti sono approfonditi e indagano diversi punti di vista anche divergenti. Come esempio si riporta la discussione sulle “forme già strutturate di comitati [...] per comprendere come far interagire Assemblee e forme aggregative già esistenti, o ancora alle modalità per creare best experiences. In merito all’organizzazione degli incontri dell’Assemblea, si condivide l’idea che vi sia un ordine del giorno da condividere anche anticipatamente con i residenti. In merito alla definizione dell’ODG, vi sono due visioni diverse: una vede la definizione delle priorità interamente in capo ai cittadini residenti, che autogestiscono gli incontri e decidono i temi di discussione. Per altri, vi possono essere sia contributi dal basso sia temi suggeri! dall’amministrazione. Qualcuno vede infatti un ruolo attivo dell’amministrazione già in fase iniziale, che s!mola la partecipazione, sollecita la nascita di reti di cittadini, sos!ene iniziative che aiutino a dare sostanza e visibilità alle Assemblee di quartiere”. [8]
Assemblea conclusiva “Fenomenologia del quartiere” (26/9/19, Biblioteca Auris)
In questo incontro è stato introdotto un elemento nuovo: l’intervento di un operatore esterno, attore professionista, che ha incentrato il suo discorso sulla “fenomenologia del quartiere”, cioè sugli aspetti relazionali diretti ed indiretti che vengono a crearsi tra le persone che vivono in uno stesso condominio o nel medesimo quartiere. L’intervento è stato inserito tra la fase di presentazione di tutto l’iter del percorso partecipativo svolto da maggio a settembre e la presentazione delle linee guida per la costituzione delle assemblee di quartiere presentate dal facilitatore del percorso partecipativo.
Dopo un piccolo break in cui i partecipanti hanno potuto presentare proposte integrative a quanto esposto all’operatore deputato, è iniziata La Parola al Cittadino dalla quale sono emerse tre proposte che verranno discusse nel tavolo di negoziazione successivo nel quale verrà condiviso il DocPP conclusivo del progetto.
Auto-valutazioni critiche: L’incontro è andato molto bene e si è sviluppato in un clima sereno ed attivo. L’elemento nuovo, la partecipazione di un attore professionista, non ha portato ad un’aumentata partecipazione, che si è assestata sulla media degli incontri pubblici precedenti. A conclusione dell’incontro è stato consegnato un questionario ex-post sul grado di soddisfazione del percorso partecipativo appena concluso. Da questi questionari si evince che le persone hanno valutato l’esperienza molto interessante e si sono dimostrate soddisfatte dei materiali informativi messi a disposizione. Positiva anche la valutazione sui facilitatori del percorso e sulla comprensione delle finalità generali del progetto.
I contenuti delle proposte raccolte riguardano, il numero delle firme (250) che per un cittadino sono ritenute troppe, e propone di ridurle a 100 per proposte che riguardano interventi fino a 10.000 euro e lasciare 250 per proposte di spesa superiori. Ne segue una discussione con precisazioni sul ruolo dei comitati e sul fatto che non è scontato che l’amministrazione decida di dare seguito alle richieste pervenute. La proposta viene votata con 19 voti favorevoli e verrà inviata all’amministrazione. Una seconda discussione riguarda la diffusione della comunicazione e come stimolare di più la partecipazione, una proposta è sfruttare l’aggregazione creata da iniziative in programma e il calendario condiviso del Comune. Una terza proposta riguarda l’allargamento/inclusione di individui non residenti alle assemblee, che dopo essere stata rispiegata, è stata approvata con 20 voti.
Elaborazione del DocPP condivisa nel Tdn, inviato al Tecnico di garanzia il 28/10/19.
Dagli incontri partecipati sono emerse quindi le linee guida della proposta per l’Ente Decisore. Innanzitutto, partendo da una definizione condivisa di QUARTIERE: il quartiere siamo noi! Non un luogo delimitato da confini rigidi, ma uno spazio simbolico di appartenenza, identità, in cui i cittadini che vi risiedono si identificano. Ne consegue che possono sorgere più Assemblee di quartiere vicine, basta che vi siano gli elementi identitari che aggreghino le persone (un parco, una parrocchia, una zona commerciale, una scuola, …) e soprattutto un numero sufficiente di persone per arrivare alla soglia di attivazione dell’Assemblea di Quartiere stessa (raccolta di n. 50 firme). Seguono le fasi di come si costituisce, come si organizza, di cosa si parla, come si trattano le proposte progettuali complesse, i rapporti tra cittadini ed ente pubblico.
Monitoraggio. Nel DocPP è poi contenuto il programma di monitoraggio, in cui si dichiara che nelle pagine web del comune Participattiva.it, sarà a cura del Responsabile del progetto (un dipendente comunale) caricare tutti gli atti successivi derivati: deliberazioni, verbali, azioni mirate, incontri nelle zone della città. Il sito rimarrà quindi costantemente aggiornato e, una volta attivate le assemblee, rimarrà la pagina web di riferimento, in cui verranno inseriti gli incontri, i verbali, le attività ed i progetti che nasceranno e si svilupperanno negli anni a venire.Già negli incontri svolti è emersa la richiesta da parte dei cittadini di “non essere abbandonati”, di avere un supporto da parte dell’Ente Pubblico soprattutto nell’attività di coinvolgimento delle persone, di sollecitazione delle realtà sociali presenti nelle diverse aree della città.
La comunicazione riguarderà quindi due aspetti diversi del progetto: da un lato la comunicazione istituzionale (tutti gli atti, le decisioni, gli avvisi pubblici scaturiti dal percorso partecipativo); dall’altra la comunicazione di comunità (le attività, le azioni, gli incontri, le notizie dei cittadini che faranno parte delle assemblee di quartiere). Se la comunicazione web sarà un canale prioritario, non rimarrà l’unico. Anzi è evidente come sia importante implementare questa comunicazione con altre tipologie altrettanto efficaci. [9]
Influenza, risultati ed effetti
Gli esiti del processo sono stati validati dal Tecnico di garanzia regionale e trasmessi al Comune di Vignola, il 6/11/19. Il Comune di Vignola con Deliberazione di Giunta Comunale n. 120 del 18.11.2019 ha preso atto del processo partecipativo realizzato e del documento di proposta partecipata, nonché della validazione del Tecnico di Garanzia.
Nella stessa delibera la Giunta ha dato mandato al Servizio Democrazia e Partecipazione di costituire un tavolo tecnico, con la finalità di analizzare la proposta partecipata e di elaborare una proposta di modifica dello Statuto e del Regolamento degli Istituti di Partecipazione e di Democrazia Diretta, da fornire come materiale di discussione alla competente Commissione Consiliare e al Consiglio Comunale. Il Comune di Vignola con Deliberazione di Giunta Comunale n. 120 del 18.11.2019 ha tenuto conto del percorso partecipativo svolto e ne ha dato visibilità alla cittadinanza pubblicando la stessa deliberazione, oltre che nell’albo pretorio e nei canali istituzionali consueti anche nel sito tematico Partecipattiva (Link 1). Della decisione presa è stata data comunicazione anche a tutti coloro che hanno preso parte al progetto. Dal punto di vista operativo si stanno valutando le modalità migliori di promozione delle assemblee di quartiere alla cittadinanza, coinvolgendo i firmatari dell’accordo formale nella realizzazione di attività ad hoc nelle diverse aree di Vignola, in modo che gli aspetti formali procedano di pari passo con l’operatività dello strumento sul territorio comunale.
“Risultato importante raggiunto durante il percorso partecipativo è l’aver elaborato idee e progetti condivisi per l’attivazione delle assemblee di quartiere, governando le conflittualità e le posizioni divergenti emerse durante gli incontri, che ha portato all’elaborazione di un DocPP pienamente condiviso da tutti i partecipanti. Così come importante è l’aver migliorato le competenze sia da parte di alcuni funzionari dell’Amministrazione Comunale, sia da parte dei cittadini, sia dei rappresentanti delle associazioni che hanno partecipato al progetto sugli strumenti di democrazia diretta, deliberativa e partecipativa, sugli istitituti di partecipazione e di democrazia diretta già presenti nello Statuto e nel Regolamento comunale sugli isitituti di partecipazione e sulle metodologie per risolvere situazioni di conflitto nei gruppi di lavoro. Competenze che potranno tornare utili sia per altri percorsi partecipativi che verranno attivati, sia nelle situazioni varie che si presenteranno nella vita quotidiana”. [10]
Analisi e lezioni apprese
La trasparenza è completa, a parte la mancanza delle presenze in due eventi, così come è completa, chiara e dettagliata, la rendicontazione delle spese. La condivisione del percorso è avvenuta. La rappresentatività ha raggiunto 250 persone nel processo, oltre a circa 1000 raggiunte indirettamente attraverso i media prodotti dal processo. L’influenza è stata coerente e il monitoraggio previsto e organizzato accuratamente. Nonostante alcuni cali di partecipazione estiva, prevedibili, e l'assenza di attività di outreach verso gli stranieri o altre categorie meno inclini alla partecipazione pubblica, il processo ha raggiunto lo scopo. Tutte le autorità e gli attori sembrano aver svolto il loro compito con professionalità e i politici con seria convinzione.
Vedere anche
Riferimenti
[1] Comune di Vignola, Relazione finale, 6/12/19, p. 3, https://www.osservatoriopartecipazione.it/common/dashboard/media/odp_files/comune%20vignola%20rel.finale.pdf (ril. 2/9/20).
[2] Ibidem, p. 4.
[3] Ib. p. 5.
[4] Ib. p. 4.
[5] Comune di VIgnola, Progetto, Bando regionale 1/2/19, 18/3/19, p. 12-13, http://www.partecipattiva.it/wp-content/uploads/2019/06/PROGETTO-VIGNOLA-2019.pdf (ril. 2/9/20).
[5.1] Comune di Vignola, Relazione finale, doc. cit., p. 12.
[6] Ibidem, p. 7.
[7] Ib., p. 8.
[8] Comune di Vignola, Verbale Woca, 3/7/19, http://www.partecipattiva.it/wp-content/uploads/2019/07/World-Cafe%CC%81-Assemblee-di-quartiere-Vignola-verbale-incontro.pdf (ril. 2/9/20).
[9] Comune di Vignola, DocPP, 28/10/19, pp. 8:10, http://www.partecipattiva.it/wp-content/uploads/2019/11/DocPP-Quartiere-in-Vista.pdf (ril. 2/9/20).
[10] Comune di VIgnola, Relazione finale, doc. cit., p. 22-23.
Collegamenti esterni
- Comune di Vignola, Partecipattiva, http://www.partecipattiva.it/ (ril. 2/9/20).