Dati

Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Ambiente
Argomenti specifici
Partecipazione pubblica
Pianificazione e progettazione della resilienza
Regolamento
Posizione
Via Vittorio Veneto
Leverano
Puglia
73045
Italia
Ambito di influenza
Città
Collegamenti
Puglia partecipa - Pagine del processo: Verso il nuovo PUG di Leverano
Video
Interventi di Pop Up di tactical urbanism
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Sviluppare le capacità civiche di individui, comunità e/o organizzazioni della società civile
Approccio
Co-governance
Coinvolgimento informale attraverso degli intermediari con le autorità politiche
Scala della partecipazione pubblica
Collaborare
Numero totale di partecipanti
400
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Campione ristretto/forzato (ad esempio: studenti di scuola intervistati durante l'orario scolastico; carcerati, pazienti di ospedale, ecc...).
Demografia dei destinatari (del target)
Anziani
Esperti
Tipi generali di metodi
Riunioni guidate dai partecipanti
Pianificazione
Arti partecipative
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Facilitare il processo decisionale
Raccogliere, analizzare e/o sollecitare feedback
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Open Space Technology
Focus Group
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
Entrambi
Tipi di interazione tra i partecipanti
Discussione, dialogo o deliberazione
Attività sociali informali
Narrazione
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Sopralluoghi
Dibattito
Presentazioni dei partecipanti
Metodi decisionali
Generazione di idee
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Nuovi media
Tipo di Organizzatore/Manager
Rete di attivisti
Organizzazione a base comunitaria
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
Regione Puglia
Tipo di finanziatore
Governo regionale
Personale
Volontari
Evidenze empiriche relative all'impatto
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle politiche pubbliche
Autori del cambiamento
Pubblico laico
Organizzazioni degli stakeholder
Esperti
Valutazione formale
No

CASO

Verso il nuovo PUG: Leverano disegna il proprio futuro

28 agosto 2020 alexmengozzi
Questioni generali
Pianificazione & Sviluppo
Ambiente
Argomenti specifici
Partecipazione pubblica
Pianificazione e progettazione della resilienza
Regolamento
Posizione
Via Vittorio Veneto
Leverano
Puglia
73045
Italia
Ambito di influenza
Città
Collegamenti
Puglia partecipa - Pagine del processo: Verso il nuovo PUG di Leverano
Video
Interventi di Pop Up di tactical urbanism
Data di inizio
Data di fine
In corso
No
Tempo limitato o ripetuto?
Un unico periodo di tempo definito
Scopo/Obiettivo
Prendere, influenzare o contestare le decisioni del governo e degli enti pubblici
Sviluppare le capacità civiche di individui, comunità e/o organizzazioni della società civile
Approccio
Co-governance
Coinvolgimento informale attraverso degli intermediari con le autorità politiche
Scala della partecipazione pubblica
Collaborare
Numero totale di partecipanti
400
Aperto a tutti o Limitato ad alcuni?
Aperto a tutti
Metodo di reclutamento per sottoinsieme limitato della popolazione
Campione ristretto/forzato (ad esempio: studenti di scuola intervistati durante l'orario scolastico; carcerati, pazienti di ospedale, ecc...).
Demografia dei destinatari (del target)
Anziani
Esperti
Tipi generali di metodi
Riunioni guidate dai partecipanti
Pianificazione
Arti partecipative
Tipi generali di strumenti/tecniche
Facilitare il dialogo, la discussione e/o la deliberazione
Facilitare il processo decisionale
Raccogliere, analizzare e/o sollecitare feedback
Metodi, strumenti e tecniche specifici
Open Space Technology
Focus Group
Legalità
Facilitatori
Formazione dei facilitatori
Facilitatori professionisti
Faccia a faccia, Online o Entrambi
Entrambi
Tipi di interazione tra i partecipanti
Discussione, dialogo o deliberazione
Attività sociali informali
Narrazione
Informazioni e risorse per l'apprendimento
Sopralluoghi
Dibattito
Presentazioni dei partecipanti
Metodi decisionali
Generazione di idee
Accordo generale/Consenso
Comunicazione dei risultati e delle conoscenze ottenute.
Nuovi media
Tipo di Organizzatore/Manager
Rete di attivisti
Organizzazione a base comunitaria
Attività a scopo di lucro
Finanziatore
Regione Puglia
Tipo di finanziatore
Governo regionale
Personale
Volontari
Evidenze empiriche relative all'impatto
Tipi di cambiamento
Cambiamenti nelle politiche pubbliche
Autori del cambiamento
Pubblico laico
Organizzazioni degli stakeholder
Esperti
Valutazione formale
No

ll confronto partecipativo per i nuovi piani urbanistici pugliesi è indispensabile: per individuare le invarianti, considerando la percezione del territorio da parte delle popolazioni che vi risiedono, come previsto dalla Convenzione Europea del Paesaggio e dal PPTR, e per raccogliere le proposte che tengano conto delle dinamiche di sviluppo ed aspirazioni dell’intera comunità.

Problemi e scopo

«L’ obiettivo generale del processo è quello di creare un futuro sostenibile e partecipato, di cui la popolazione residente senta di essere consapevole creatrice, in grado di rafforzarne l’identità e di consentire la piena trasmissione della propria eredità culturale.

L’obiettivo specifico (proposito) è di incrementare l’autoconsapevolezza identitario-territoriale nei fruitori, creando una struttura di relazione e partecipazione costantemente aperta per tutta la cittadinanza, in un processo di capacitazione progressiva.

I risultati del processo consisteranno nell’elaborazione partecipata di due documenti:

  • l’Atlante del Patrimonio di Comunità, in cui verranno inclusi i singoli ‘beni’ che la Comunità indica come fondamentali per la propria identità;
  • lo Statuto del Territorio, che contiene le indicazioni espresse dalla Comunità per la preservazione e gestione dei beni indicati nell’Atlante.

Attraverso le attività che porteranno alla redazione di Atlante e Statuto, la Comunità sarà messa in grado di esprimere la propria visione sul territorio, di immaginare degli scenari possibili di evoluzione e comprendere le scelte chiave che li possono determinare, nonché di verificare quanto il futuro PUG raccolga le indicazioni così definite.

I cittadini coinvolti diverranno in grado di valutare le future trasformazioni del territorio, attraverso il monitoraggio della qualità urbana, paesaggistica e territoriale basandosi sulle indicazioni di Atlante e Statuto» (Link 1).

Cronologia e contesto di sfondo

«Il Comune di Leverano, con DGC n.176 del 22/10/2018, di adozione dell’Atto di Indirizzo, ha dato formalmente inizio al processo di redazione del nuovo Piano Urbanistico (PUG).

La necessità di un nuovo Piano discende direttamente dal mutamento istituzionale del modo in cui guardare al territorio; il PPTR (Piano paesaggistico territoriale regionale) prima ed il DRAG (Documento regionale di assetto generale) dopo hanno rivoluzionato la relazione tra strumenti urbanistici, progetto ed ambito territoriale, introducendo il concetto di parte strutturale, in cui riportare le invarianti del territorio e di parte programmatica, in cui tracciare le direzioni per lo sviluppo futuro.

Entrambe le parti necessitano di un forte confronto partecipativo [...] fin dalla fase di avvio del nuovo piano. [...] La scelta di questa precocità di coinvolgimento, pur tenendo fermo che nel DRAG l’intero processo di redazione dei nuovi piani, che necessariamente si svolge in più anni, presenta momenti di coinvolgimento e confronto continui con la Cittadinanza e le Istituzioni, nasce dal considerare la struttura ideale che dovrebbe sottendere alla fase di elaborazione.

I piani urbanistici, infatti, dopo un approfondito studio delle condizioni attuali, dovrebbero riuscire a produrre delle alternative di piano, da valutare nel parallelo ed intrecciato percorso della Valutazione Ambientale Strategica; per riuscirvi occorre tuttavia che siano definiti i parametri per questa valutazione, ovvero quegli elementi verso cui confrontare le proposte che vengono ad essere via via definite.

Ecco quindi l’importanza dell’Atlante del Patrimonio di Comunità, come documento da considerare nell’individuare le invarianti e dello Statuto del Territorio per creare una matrice di confronto tra le alternative possibili di piano: avere questi contributi fin dall’inizio permette di costruire un nuovo piano su una solida visione della comunità, un quadro nitido in grado di rendere il lavoro dell’Ufficio di Piano diretto e focalizzato verso i traguardi cui ci si propone di giungere» [1].

Il PPTR della Puglia è stato approvato nel 2015, durante la Giunta guidata da Nicola Vendola che chiamò come responsabile scientifico il prof. Alberto Magnaghi e il suo staff del DIDA dell’Università di Firenze. Fondatore della Scuola territorialista che dal 2011 si è costituita in organizzazione (SdT), è stato per un quarto di secolo (1986-2011) coordinatore nazionale di Progetti di ricerca e Laboratori sperimentali sui temi dello sviluppo locale autosostenibile e del progetto di territorio; sugli stessi temi ha coordinato diversi progetti e piani a carattere strategico e integrato. L’obiettivo strategico dell’azione pianificatoria è quello di mantenere l’equilibrio tra esigenze economico-sociali, ambientali e l’auto-governo partecipativo, partendo dai luoghi. dai “giacimenti” materiali e immateriali, dalle identità con il loro patrimonio locale di valori percepiti e coscienti sui quali basare una prosperità duratura. 

Il comune di Leverano è situato nel Salento centrale, a 18 Km ad ovest di Lecce e 10 km dal mar Ionio. La crescita demografica costante (6.900 abitanti nel 1936) negli ultimi 10 anni si è fermata, mantenendo stazionaria la popolazione (14.000 dal 2011 ad oggi). La tradizione politica è democristiana popolare. L’architetto Marcello Rolli è sindaco in carica dal 2017. 

Organizzazione, supporto e finanziamento

Regione Puglia - Ufficio partecipazione coordina tutti i processi e le attività di promozione della partecipazione regionale e cura il portale Puglia partecipa che i processi utilizzano per la comunicazione. Prepara il bando e gestisce le domande degli Enti locali. Ad ogni progetto vengono erogati un massimo di 20.000 euro. Il richiedente tuttavia deve contribuire con il 20% di cofinanziamento a copertura dei costi complessivi preventivati. 

Comune di Leverano. Ufficio di Piano e Sistema Informativo Territoriale Comunale. Titolare del procedimento di elaborazione del PUG e soggetto richiedente il processo partecipativo.

Il gruppo che ha curato il progetto è numeroso, il coordinamento del processo è in capo all’arch. Juri Battaglini (Studio Metamor, Lecce e LUA).

Coordinatrice scientifica per l’Atlante del patrimonio di comunità è l’arch. Viviana Blasi (Studio 33, Leverano). 

Seguono altri 22 collaboratori nel ruolo di facilitatori, curatori dei testi, grafici, artisti, amministratori. 

Sono partner le seguenti aggregazioni di cui però non sono dati i rapporti con le risorse umane coinvolte né vengono esplicitati gli aspetti finanziari. 

Ecomuseo Terre d’Arneo di Leverano. 

LUA. Laboratorio Urbano Aperto con sede a San Cassiano. 

Legàmi - Cooperativa di comunità di Leverano.

Reclutamento e selezione dei partecipanti

Avvio processo: giugno 2019, con tavoli in cui sono state invitati gli attori del territorio; non sono dati gli incontri effettuati. L’elenco comprende tutti i soggetti interpellati per la VAS, dunque a vari livelli, autorità e agenzie regionali, provinciali e locali, comuni confinanti, associazioni ambientaliste, di promozione sviluppo territoriale, ordini professionali e camere di commercio. A questo completo elenco di attori territoriali è comunque stato inviato il documento preliminare di avvio e messa a disposizione la documentazione formale del procedimento di piano. 

Presentazione pubblica: 4 luglio 2019, largo Torre Federiciana di Leverano, 60 persone presenti; si è presentato alla cittadinanza il programma di incontri, offrendo spiegazioni sulle modalità di partecipazione, sulla struttura e funzione del PUG, sul coinvolgimento nel processo dei diversi attori della vita sociale di Leverano; già in questo primo incontro, sia pure in modo informale, si sono comunque raccolti i primi spunti, da parte di cittadini sul ‘divano delle nuvole’. Questo oggetto iconico, frutto del lavoro di giovani artisti selezionati tramite bando (Risveglia Leverano - call per giovani creativi leveranesi) e guidati dall’artista Stefano Bergamo, ha poi accompagnato tutta la parte del processo svolta all’aperto, diventando un elemento identitario riconoscibile nella comunicazione. Gli stessi Artisti, fino ad ottobre 2019, hanno poi realizzato altri interventi definiti “pop-up di urbanistica tattica” per gli eventi di quartiere, con la funzione di attivare l’attenzione della cittadinanza risvegliandone un interesse attivo.

Primo OST, (Open Space Tecnology), 25 luglio (18:30-21:30), 49 persone, (presenti i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e culturali) incontro del tutto generale in cui si sono potute fissare le tematiche base di discussione per gli incontri successivi.

Le attività sono riprese a settembre (fino a dicembre 2019) con gli incontri di formazione per i “Facilitatori Ecomuseali di Terra d’Arneo”, che hanno poi coadiuvato i 4 incontri di quartiere (Narrazioni di Quartiere), con 40 partecipanti alla prima uscita (inclusa una dozzina di facilitatori), 30 dichiarati sul sito (ma sono gli stessi registrati al primo incontro, nello stesso ordine, anche se nelle foto compaiono solo 8 persone); degli ultimi 2 incontri non ci sono riscontri su ciò che è successo né sul numero di partecipanti. 

Da ottobre a dicembre hanno avuto inoltre luogo 6 incontri nelle scuole secondarie di primo grado, nel corso di un laboratorio di urbanistica partecipata che ha coinvolto sette classi , oltre 150 studenti ed i loro Docenti, coinvolti in prima persona; nel corso del laboratorio i ragazzi hanno realizzato oltre 50 interviste a nonne/i, i cui testi, insieme con la visione portata dai ragazzi, ha contribuito a delineare molte proposte.

Nel corso del processo ci sono poi state due aggiunte, la prima è stata il coinvolgimento dell’Associazione “La Scatola di Latta”, nella narrazione del Centro Storico.

L’ACR Leverano (Azione Cattolica Ragazzi) ha portato avanti autonomamente dei laboratori, all’interno del programma nazionale “È la città giusta!”, culminati in un evento svoltosi il primo novembre 2019, in cui sono state condivise idee e proposte – l’iniziativa ha coinvolto in particolare bambini e ragazzi dai 9 ai 12 anni, una fascia d’età con la quale le interazioni erano state abbastanza basse.

A gennaio 2020 sono poi ripresi gli OST, su argomenti specifici, emersi per importanza durante gli incontri precedenti, che hanno assunto più la forma di focus group, dato che i pochi partecipanti hanno voluto esprimersi su ogni spunto emerso; in particolare i due incontri di gennaio hanno avuto per titolo-tema “Natura, agricoltura e paesaggio: c'è un futuro al di là della Xylella?” (non è dato un resconto, dalle foto si deducono circa 20 partecipanti) e “Il Centro Storico, quartiere vivo o ricordo storico?” (non è dato un resoconto, circa 12 persone).

Sempre a gennaio 2020 l’Ecomuseo Terra d’Arneo, coadiuvato dagli esperti esterni, ha iniziato l’elaborazione delle schede dell’Atlante del Patrimonio di Comunità, aventi ad oggetto i beni materiali ed immateriali nominati dai cittadini durante gli incontri. In quest’ambito l’Ecomuseo ha svolto dapprima assemblee in presenza ed escursioni in alcuni luoghi di particolare significatività, poi, durante il periodo di blocco per il coronavirus, ha continuato la sua attività all’interno del gruppo social dei suoi componenti registrati (25 cittadini), svolgendo anche diversi incontri di gruppo in videochiamata.

L’intero percorso partecipativo è stato, fin dall’inizio, condiviso nei suoi incontri, eventi e risultanze sul Puglia partecipa; durante febbraio 2020 tutte le proposte raccolte, che sono il nucleo del Documento di proposta partecipata (DocPP), sono state caricate nell’apposita sezione e diffuse via social, in modo da permettere un confronto su di esse con i partecipanti al processo e tutta la cittadinanza.

Ultimo incontro di consultazione pubblica, originariamente pensato come incontro di scenario, che però non poteva svolgersi in teleconferenza, data la complessità. In accordo con gli Uffici Regionali è stata allora predisposta una modalità alternativa di svolgimento, tramite raccolta di immagini-idee attraverso i social (Disegna il tuo futuro – immagino una Leverano …; dal 9 al 30/6/20), portato avanti dalla Cooperativa di Comunità “Legàmi”, che ha visto 37 partecipanti attivi nel fornire contributi, di età media compresa tra 25-30 anni, ed un numero molto maggiore di contatti (svariate centinaia), che identificavano le proposte come araldi della visione cittadina.

Complessivamente, si sono svolti due eventi formativi di più giorni, 10 incontri pubblici diretti; 4 incontri nei quartieri che prevedevano escursione seguita dall’incontro facilitato; 7 assemblee (due in presenza e cinque in videoconferenza) e tre escursioni paesaggistiche con l’Ecomuseo Terra d’Arneo; e, per finire, l’evento di partecipazione finale online della Cooperativa di Comunità durato venti giorni.

Sono stati contattati direttamente circa 400 cittadini, di tutte le fasce d’età ed altri 250 sono stati contattati tramite i canali social. [2]

Metodi e strumenti utilizzati

Pop-up di urbanesimo o urbanistica tattico/a (Tactical urbanism). Sono azioni pratiche di intervento nell’ambiente pubblico urbano, che ne vanno a modificare, decorare, attrezzare gli spazi con installazioni temporanee. Le azioni possono partire su iniziativa di autorità di governo del territorio, da associazioni o da gruppi a base comunitaria, di vicinato o movimenti urbani, sia da cittadini frustrati, senza l’approvazione comunale. Negli ultimi anni si è diffuso nel mondo e sono nate organizzazioni dedicate che hanno creato appositi manuali e guide (Link 2).

Open space technology (OST), L’OST è un metodo di collaborazione che si tiene in incontri di varia durata (da mezza giornata a 2-3 giorni) e può coinvolgere poche persone come alcune migliaia. Si fonda sulle capacità auto-organizzative dei gruppi, aggregati sulla base di interessi e stimoli, lanciati dai partecipanti stessi. La prima fase é plenaria, introdotta dalla domanda generale (preparata dai conduttori) e dalla sollecitazione ai partecipanti ad esporre temi di di discussione, sinteticamente e con una breve esposizione. Le proposte vengono raccolte nella bacheca dell’OST alla quale poi tutti i partecipanti possono iscriversi. Dopodiché si passa al lavoro nei gruppi. I partecipanti vengono incoraggiati a comportarsi nella maniera più libera possibile da schemi ed etichette. Una regola è la massima libertà di movimento, da un gruppo all’altro, inoltre è prevista la possibilità di isolarsi (senza essere considerato eccentrico) o andarsene al buffet quando si vuole e magari lì incontrarsi con altri. Ad ogni gruppo si chiede un verbale sintetico auto-prodotto. Alla fine dell’OST viene consegnato l’Instant report redatto dal gruppo organizzativo. In Italia generalmente gli OST durano mezza giornata, in questo caso addirittura 3 ore. Essi infatti non esauriscono il processo al loro interno ma vengono utilizzati di solito come strumenti nelle fasi di apertura dei processi. Inoltre la nutrita presenza di organizzatori e figure esperte - come in questo caso - se opportunamente preparate, permette una facilitazione migliore dei gruppi spontanei, può apportare chiarimenti, e rendere più efficienti le discussioni. 

Focus groupSono modalità molto comuni per riunire un gruppo di persone e avviare con loro una discussione attorno a un tema desiderato, grazie alla conduzione di un moderatore che è chiamato a stimolare la discussione e a verificare che tutti possano esprimere la propria opinione. Attraverso tale metodologia si possono raccogliere pareri diversi, stimolare un confronto tra posizioni diverse ed esplorare diversi punti di vista ovvero arrivare ad un accordo. Per facilitare la discussione si può fare ricorso all’utilizzo di post-it, mappe e fogli, che permettono a coloro che non sono a loro agio nel parlare in pubblico di esporre le proprie opinioni e a coloro che hanno difficoltà di sintesi di riflettere su quale sia il concetto fondamentale che vogliono esprimere. In genere i focus group ospitano 12-14 partecipanti come in questo caso.

Narrazioni di quartiere. Rappresentano tappe fondamentali del percorso partecipativo “Verso il nuovo PUG – Leverano disegna il suo futuro”; la metodologia seguita all’interno di questi incontri è in gran parte sperimentale ed oggetto di progressivi miglioramenti, per adattarsi all’esigenza di stimolare una coscienza ed identità urbanistica nei residenti dei diversi quartieri e, contemporaneamente, raccogliere indicazioni, proposte e prospettive da inserire nel nuovo PUG. L’idea di base prende spunto dalle “Passeggiate di Faro o patrimoniali”, manifestazione legata alla Convenzione di Faro per l’eredità culturale ed ampiamente usate in ambito ecomuseale, così come dai Placecheck, metodologia sviluppata in ambito anglosassone per facilitare una catalizzazione di processi di cittadinanza attiva a livello di quartiere. Dalle Passeggiate di Faro deriva il coinvolgimento di abitanti del luogo, chiamati a divenire voce narrante della storia dei luoghi che si attraversano e, in tal modo, recuperare un senso di unitaretà nella percezione del quartiere. In tal senso non ha importanza se la storia e le storie narrate siano rilevati da un punto di vista urbanistico, culturale od antropologico, ma è indispensabile che provochino quel coinvolgimento, quel sentirsi parte di un racconto di vita scritto a più mani, di cui tutti sono parte piccola o grande, indispensabili protagonisti o comprimari e che si snoda ininterrottamente dalle origini fino ad arrivare ai giorni nostri. Ripercorrere le tappe della fondazione, dello sviluppo e della maturità di un quartiere, ascoltandolo dalla viva voce degli abitanti, significa approcciarsi ai luoghi comprendendone le dinamiche profonde, piuttosto che limitarsi ad un’analisi strutturale della componente urbanistico-insediativa o al chiedere agli abitanti di elencare “criticità e proposte” da prendere in considerazione per un nuovo piano urbanistico.

Raccolta immagini-idee. Contest fotografico. Si tratta di un concorso di fotografia amatoriale, attivato via social durante il confinamento Covid. Le foto dovevano includere nell’inquadratura un cartellino con scritto “Immagino una Leverano…” in cui si invitava ad inserire una frase nello spazio libero. Le foto raccolte poi sono state premiate da una giuria che ha anche assegnato 3 premi in buoni acquisto per libri e fumetti del valore di 200, 100 e 40 euro.  

Cosa è successo: processo, interazione e partecipazione

Fase preparatoria. Dal 14/6/19 al 1/7/2019.

  1. Creazione di una identità di processo, con specifico logo, template, grafiche di spiegazione sulla metodologia degli incontri e calendario dell’intero processo;
  2. Allestimento di un laboratorio urbano permanente sotto la Torre nel centro storico di Leverano, “Divano nelle nuvole”, per gli incontri, con tutta la documentazione progressivamente raccolta ed elaborata, e la possibilità di lasciare commenti, suggerimenti ed integrazioni;
  3. Stampati, con brevi sunti in inglese e francese per il coinvolgimento degli immigrati;
  4. Pagine social ed organizzazione della comunicazione attraverso siti ed app (Link 1 - Fasi). 

Fase di coinvolgimento. Dal 19/6 al 31/7.

  1. Focus group con le Associazioni del territorio, l’Ecomuseo (soggetto partner) e gruppi di cittadini, per diffondere nella comunità la consapevolezza dell’importanza del processo partecipativo per il nuovo PUG; non sono dati resoconti specifici. 
  2. OST generale per individuare i temi chiave da approfondire per la comunità, su cui basare i successivi incontri; Durante l'OST sono stati presentati 13 argomenti di discussione che poi, in accordo con i proponenti, sono stati reggruppati in quattro tematiche sulle quali i partecipanti hanno attivato discussioni di gruppo. I singoli gruppi di discussione riguardavano: 1 - Inclusione sociale; 2 - Aree verdi e parchi; 3 - Beni di comunità; 4 - Aree e luoghi pubblici. Alcuni tra i temi proposti erano p.e., centri commerciali naturali, futuro del paesaggio delle zone agricole, città dei bambini, popolazione anziana, inclusione sociale e accessibilità. Questi ultimi 3, ad esempio, accorpati, hanno costituito il gruppo 1 sull’inclusione sociale. Si è distinto il significato di Inclusione da quello di integrazione. Se l’ultimo riguarda azioni indirizzate ad un gruppo/categoria di individui da includere in una società già ipoteticamente funzionante, il primo riguarda la generalità delle interazioni, come un processo continuo, volto al miglioramento delle condizioni di vita. Stabilito in favore dell’inclusione il punto di raccordo di tutti gli interventi, si è passati a discutere delle indicazioni operative. Innanzitutto si è riconosciuta l’inefficacia fattuale di tutte quelle iniziative di inclusione che, non presentano però alla base i fondamentali requisiti del dialogo e della continuità temporale. Da questo angolo prospettico si è posto l’accento sul concreto bisogno di instaurare dei laboratori sociali permanenti in grado, ad un tempo, di riunire le persone di ascoltare i loro bisogni, di alimentare con regolarità la sostanza del P.U.G. e di farle intervenire in maniera concreta nella realizzazione di alcuni semplici “prodotti sociali” veicolo non solo di sensibilità personale ma anche di un benessere collettivo (esempio: accanto alla cartellonistica stradale consueta e, nell’ambito di un percorso accessibile e sicuro, sarebbe quanto mai necessario affiancare dei segnali di altro genere, che ragionino per immagini, che siano facilmente comprensibili dai bambini o da chi dimostra degli specifici ritardi di tipo cognitivo e che attraverso i disegni, magari realizzati degli stessi fruitori finali, garantiscano un minimo di orientamento negli spazi. Inoltre - a titolo di esempio delle varie proposte emerse in questo gruppo - dovrebbe essere compito della P.A. quello di realizzare nei luoghi di ritrovo spontanei dei punti di ritrovo confortevole con annessi servizi igienici accessibili, avendo anche cura, però, di creare le premesse per un contesto territoriale improntato alla mescolanza etnica e, per ciò stesso, refrattaria alle zone o ai servizi “dedicati a…”. Si rimanda alla lettura dell’instant report disponibile. [3]
  3. Dal progetto risulta un incontro pubblico di restituzione dei risultati dell’OST per individuare le priorità (Link 1 - Fasi) ma non sono stati trovati riscontri.

Fase di partecipazione sul campo. Dal 15/9 al 22/1/2020.  

  1. Le 4 narrazioni di quartiere, hanno permesso di rilevare il vissuto più profondo degli abitanti, veicolato anche dalle percezioni che trasmettono i luoghi attraversati. Soltanto di 2 su 4 sono disponibili accurati resoconti che riguardano i quartieri più periferici. Nel resoconto viene dapprima data una breve ricostruzione geografica e storica del quartiere: “L’insieme di Pozzolungo, Mennula e Diana rappresenta un quartiere composito e diversificato, in cui risiede circa il 40% di tutti gli abitanti di Leverano. Il quartiere presenta una parte di edificato storico, sviluppatosi principalmente a sud della via Cesarea nella prima metà del ‘900, che fa parte della cosiddetta ‘città consolidata’ [...]. Queste prime abitazioni, con solai e tetti a volta, iniziarono a sorgere intorno alla viabilità principale – quella appunto che portava a Porto Cesareo - ed a connettere le masserie che già caratterizzavano queste zone, come Cutura, Diana, Gustapane ed alcune altre di minore rilievo ed in parte sostituite dall’edificato più recente. Fu però solo negli anni ‘70, con il ritorno degli emigranti che avevano lavorato all’estero, che si creò la struttura attualmente più rappresentativa di Pozzolungo, con isolati contraddistinti da forte densità abitativa, tipologie edilizie molto omogenee e strade non molto ampie con incroci tra loro perpendicolari. [4] La narrazione prosegue osservando e valorizzando aspetti non visibili o dettagli che per gli abitanti possono essere rilevanti, come le viste panoramico-prospettiche che si aprono in certi punti dell’abitato, il rapporto con elementi minori (muri, muretti, siepi) o non visibili come quelli soggetti a dinamiche di trasformazione in atto: giardini di case private che andranno a scomparire per via di nuove edificazioni, la chiusura di laboratori artigiani, botteghe e bar, il rapporto con la campagna e gli edifici inglobati nell’abitato negli anni settanta, la difficile cura dei pochi spazi verdi esistenti per via delle difficoltà a fornire i necessari apporti irrigui alle piante. Si è potuto comprendere la socialità ancora vitale dei centri parrocchiali per i più giovani e l’affetto per i luoghi che esprimono certi aneddoti. Alla fine del percorso si è tenuta una discussione in piazza con proposte spontanee, come l’apertura di varchi in alcuni muri di cinta per connettere meglio percorsi pedonali e ciclabili, oppure di preservare e tutelare il gelso antico presso la masseria inurbata e piantarne altri come segno identitario. [5]
  2. Gli interventi Pop-up di giovani artisti, hanno accompagnato anche questa fase, creando installazioni (p.e. pitture su teli trasparenti) che hanno attirato l’attenzione dei partecipanti e degli abitanti, creando occasione di contatto, conversazione informale, scambio informazioni.
  3. I laboratori nelle scuole con le interviste ai nonni; non sono dati resoconti. 
  4. Laboratori organizzati da ACR (Azione Cattolica Ragazzi/e) Leverano (1/11/19) all’interno del programma nazionale “È la città giusta!”, culminati in un evento, il primo novembre 2019, in cui sono state condivise idee e proposte. Non sono dati resoconti. 

Fase finale. Dal 27/1/20 al 20/7/20.

  1. 2 focus group di approfondimento su: “Natura, agricoltura e paesaggio: c'è un futuro al di là della Xylella?” e “Il Centro Storico, quartiere vivo o ricordo storico?”. Non sono dati resoconti.
  2. Elaborazione schede dell’Atlante, da parte dell’Ecomuseo Terra d’Arneo (gennaio 2020), coadiuvato dagli esperti esterni, ha iniziato l’elaborazione aventi ad oggetto i beni materiali ed immateriali nominati dai cittadini durante gli incontri, assemblee e attività social svolta dallo stesso. Non sono dati resoconti. 
  3. Vision di comunità. Raccolta di immagini-idee attraverso i social (9-30 giugno). Le immagini sono raccolte in una pagina del sito dedicato su Puglia partecipa. Non ci sono resoconti. Non sono rilevabili le immagini premiate. 
  4. Documento di proposta partecipata (DocPP), Statuto del territorio - da febbraio 2020 - 20/7/20. Tutte le proposte raccolte, che sono il nucleo del DocPP sono state caricate nell’apposita sezione e diffuse via social, in modo da permettere un confronto su di esse con i partecipanti al processo e tutta la cittadinanza. Il DocPP è organizzato elencando dapprima le proposte attinenti un particolare ambito, p.e. “ambiente e salute”: “definire un’area di rispetto agro-ecologica intorno all’abitato; [...] realizzare una mappatura dell’inquinamento elettromagnetico intorno alle scuole tramite rilievi regolari”. Dopodiché vengono individuate dai curatori del processo/redattori, “le aree interessate: territorio rurale, campagna del ristretto, centro urbano”. Per ognuna si individuano gli interventi strategici. Per il territorio rurale, più controlli da parte del comune, sull’uso dei fitofarmaci e maggiore sensibilizzazione ed educazione al loro utilizzo e al controllo dei roghi di materiale plastico. Nel secondo ambito, si individua una fascia di rispetto, in vicinanza delle abitazioni e del margine urbano, in cui vietare l'uso dei fitofarmaci, promuovendo un'agricoltura a basso impatto e la multifunzionalità di tale area. Per il centro urbano, si propone il monitoraggio di livelli di emissioni elettromagnetiche, in particolare in corrispondenza dei punti sensibili, come base per la redazione di un piano regolamento per i nuovi impianti, che determini il grado di compatibilità di ogni area.

Si passa poi alla traduzione nel PUG:

A. Fase di analisi e studio

  1. Determinare i livelli di emissione elettromagnetiche attualmente presenti.

B. Fase di delimitazione aree omogenee

  1. Identificare le fasce-aree di rispetto, vicino alle abitazioni, dove regolare l'uso di fitofarmaci.
  2. Creare una zonazione per la valutazione delle richieste di nuovi punti di emissione di onde elettromagnetiche, sulla base dei livelli attuali e della vulnerabilità di ogni zona.

C. Fase di definizione delle politiche di piano

  1. Promuovere la multifunzionalità della campagna del ristretto come compensazione al divieto di uso di fitofarmaci.
  2. Istituzione della Polizia rurale e/o delle Guardie Ecologiche Volontarie per il controllo del territorio.

D. Fase di redazione dei regolamenti

  1. Limiti per i nuovi impianti di emissione di onde elettromagnetiche in funzione della vulnerabilità dell'area.
  2. Indicazione delle attività ammissibili nella campagna del ristretto.

E. Fase del monitoraggio e controllo

  1. Previsione di monitoraggi regolari delle onde elettromagnetiche, per verificare il rispetto delle soglie nelle diverse zone.
  2. Controlli sull'uso dei fitofarmaci nella campagna del ristretto.
  3. Monitoraggio dei roghi illegali.

Ognuna di queste articolazioni si ripete per ogni categoria di proposte. [6] 

Influenza, risultati ed effetti

Il DocPP dunque si configura esso stesso come Statuto del territorio nel quale sono contenute le dinamiche, le strategie e le politiche di sviluppo. Ad esso si aggiunge l’Atlante del patrimonio, dove ogni bene è stato inventariato in schede, con foto, coordinate geografiche, riferimenti, come è stato individuato e da chi (si riportano i riferimenti al processo o a nominativi della comunità), eventuali vincoli, misure di salvaguardia in atto e proposte. I due documenti costituiscono parte integrante del PUG perciò, non sussistendo conflitti e obiezioni, vista la visibilità del processo e la messa in rete degli stessi per tempo, l’influenza del processo è stata efficace. 

Analisi e lezioni apprese

La trasparenza è lacunosa su certe parti e prodotti del processo. Mancano diversi resoconti, alcuni non sono accurati (copia-incolla dei partecipanti nei report delle narrazioni di quartiere), manca un rendiconto finanziario dei contributi pubblici (regionali e locali), con le risorse impiegate dai vari partner. Tuttavia, non manca degli aspetti essenziali. Anche la condivisione del percorso è avvenuta nominalmente, ma manca un resoconto del tavolo iniziale con gli attori del territorio. Ad esempio sul nodo conflittuale relativo all’uso dei fitofarmaci e la fascia di rispetto o sui roghi di rifiuti, si sarebbe potuto concentrare un focus di dialogo tra rappresentanti di categoria, soggetti rappresentativi e associazioni ambientaliste. Non sembrano coinvolti - come si volevano - gli stranieri, mentre portatori di handicap e in particolare anziani e bambini, sono stati sufficientemente coinvolti. Particolarmente proficua di informazioni è stata la metodologia della narrazione di quartiere, anche se pare che i residenti possano aver percepito una certa intrusione in alcuni casi. Per smorzare questo effetto hanno agito i Pop-Up di tactical urbanism; sebbene ancora in sperimentazione sembra un mix di metodi molto promettente che fornisce contributi importanti in un tempo relativamente breve (p.e. pochi/meno preliminari organizzativi rispetto ai metodi di coinvolgimento con evento in sede fissa). La rappresentatività complessiva è alta, sia diretta che indiretta, attraverso i media, anche se non hanno funzionato affatto le votazioni alle proposte (con nessun voto od uno soltanto) posizionate sulle pagine di Puglia partecipa (Link 1 - Proposte). 

Vedere anche

Riferimenti

[1] Battaglini et al., DocPP. Documento di proposta partecipata, 15/7/20, p. 5, https://partecipazione.regione.puglia.it/uploads/decidim/attachment/file/918/DocPP_-_Statuto_del_Territorio.pdf (ril. 28/8/20). 

[2] Ibidem, p. 6-7. 

[3] Battaglini et al., Instant report, OST del 25/7/19, https://partecipazione.regione.puglia.it/uploads/decidim/attachment/file/115/Report_OST_del_25_07.pdf (ril. 28/8/20). 

[4] Battaglini et al. Report Pozzolungo, 22/9/19, p. 3, https://partecipazione.regione.puglia.it/uploads/decidim/attachment/file/161/PUG_report_Pozzolungo_-_Mennula_-_Diana.pdf (ril. 28/8/20). 

[5] Ibidem, p. 6-7.

[6] Battaglini et al., DocPP. doc. cit.

Collegamenti esterni

  1. Verso il Nuovo PUG: Leverano Disegna il suo Futuro, https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/pugleverano (ril. 28/8/20).
  2. Tactical urbanist’s guide, http://tacticalurbanismguide.com (ril. 28/8/20). 

Note